L’IMPIANTO DELL’EMBRIONE

L’impianto è quel processo in cui l’embrione entra in contatto con la parete uterina (endometrio).

Affinché ciò avvenga, l’endometrio deve subire diversi cambiamenti in una breve finestra temporale.

Poco prima dell’ovulazione, l’endometrio comincia ad addensarsi e a espandersi in risposta al rilascio di estrogeni dalle ovaie.

A seguito del concepimento, quando l’embrione si muove attraverso le tube di Falloppio, inizia a proliferare e cambia forma.

A questo punto il rilascio di progesterone dalle ovaie innesca la decidualizzazione, un complesso di modifiche:

  • Il richiamo di linfociti intorno alle arteriole dell’endometrio;
  • L’accumulo di glicogeno, quale molecola che immagazzina energia, a livello dei tessuti connettivi dell’utero;
  • L’accumulo di liquido interstiziale.

I cambiamenti morfologici e biochimici generati offrono un ambiente ospitale per l’embriogenesi.

Il successo dell’impianto dipende tuttavia dal contatto dell’endometrio con la blastocisti.

Quando la blastocisti aderisce alla parete uterina, il trofoblasto secerne enzimi che digeriscono la matrice extracellulare del tessuto endometriale.

Le cellule del trofoblasto iniziano quindi a insinuarsi tra le cellule endometriali, facendo aderire la blastocisti alla superficie uterina.

Ulteriori secrezioni enzimatiche permettono alla blastocisti di collocarsi tra le cellule stromali uterine; nel contempo le cellule del trofoblasto continuano a dividersi formando la parte fetale della placenta denominata corion.

Quest’ultimo si compone di due membrane, le quali secernono enzimi e fattori di segnalazione in grado di rimodellare il sistema vascolare uterino consentendo al sangue materno di irrorare, attraverso i villi coriali, i vasi sanguigni fetali.

Il sangue fetale e materno non si mescolano, ma il rapporto tra i due sistemi circolatori consente di trasferire nutrienti e ossigeno dalla madre al feto e anidride carbonica e urea dal feto alla madre.

Nel suo percorso attraverso l’utero, la blastocisti si muove in modo da allinearsi specificamente: la massa cellulare interna (Inner Cell Mass, ICM) si colloca in adiacenza della parete uterina e il trofoblasto a contatto con l’endometrio.

La posizione dell’ICM rispetto all’endometrio stabilisce la direzione dorso-ventrale dell’asse embrionale, con il lato dorsale dell’embrione rivolto verso la parete uterina.

Questo è il primo evento embrionale che determina l’organizzazione del futuro organismo.

Se l’impianto avviene con successo, l’endometrio insieme con il tessuto uterino formano la porzione materna della placenta, chiamata decidua.

Di contro, se l’impianto fallisce, la blastocisti unitamente all’endometrio viene eliminata durante le mestruazioni.

Nel corso degli anni i protocolli di procreazione medicalmente assistita (PMA) hanno avuto un miglioramento significativo; ciononostante a oggi la percentuale di impianto si attesta intorno al 40-50%.

Punto debole del processo sembra essere il meccanismo di impianto in sè, una fase essenziale della riproduzione tuttavia attualmente poco conosciuta.

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