Hai mai sentito parlare di inositolo?
Si tratta di un composto di origine biologica che suggerisco di assumere a ciascuna donna che intende procreare.
L’inositolo viene attivamente sintetizzato all’interno dell’organismo umano e la forma più comunemente presente è il myo-inositolo.
Dal punto di vista dei benefici sulla fertilità, il trattamento con myo-inositolo in pazienti affette da Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) ha mostrato di indurre il ripristino di una spontanea funzionalità ovarica (e quindi della fertilità) rispetto alle donne trattate con placebo.
È ormai dimostrato che molte donne affette da PCOS presentano una resistenza all’insulina, documentata da elevati livelli di insulinemia basale e iperinsulinemia.
L’insulino-resistenza e la conseguente iperinsulinemia concorrono allo sviluppo di iperandrogenismo, stimolando direttamente le cellule della teca dell’ovaio a produrre una maggiore quantità di androgeni. In questa situazione viene inibita la sintesi epatica della proteina che lega gli ormoni sessuali (SHBG), a cui consegue un aumento dei livelli di androgeni liberi.
In recenti studi scientifici è stato osservato che riducendo i livelli di insulino-resistenza in queste pazienti mediante perdita di peso corporeo o utilizzo di farmaci che aumentano la sensibilità cellulare all’insulina (metformina, d-chiro-inositolo e myo-inositolo) è possibile ottenere una riduzione dei livelli di androgeni.
Ciò comporta influenze positive sulla qualità ovocitaria?
La risposta è Sì.
L’associazione di myo-inositolo + acido folico riduce il numero di vescicole germinali e di ovociti degenerati, senza compromettere il numero di ovociti prelevati.
Inoltre, la qualità citoplasmatica dell’ovocita risulta migliore.
Per quanto riguarda gli uomini, l’effetto positivo del myo-inositolo nel migliorare la funzione nemaspermica è ormai stata evidenziata in numerosi studi scientifici.
L’infertilità maschile è dovuta a cause pre-testicolari e testicolari.
Allo stato attuale circa il 10-20% delle infertilità maschili non è classificabile, e particolare attenzione è stata riservata al ruolo dello stress ossidativo.
Lo stress ossidativo è sostenuto dalla produzione di specie chimiche reattive dell’ossigeno (ROS), note anche sotto il nome di radicali liberi, ovvero dei composti altamente instabili per la presenza nella loro struttura di elettroni spaiati altamente reattivi.
Lo stress ossidativo può essere una delle cause di alterazione del liquido seminale, in particolare dell’oligoastenoteratospermia (OAT), che è la riduzione del numero, motilità e morfologia degli spermatozoi.
Questo perché lo stress ossidativo è una condizione in grado di modificare non solo la motilità e la morfologia degli spermatozoi, ma anche la stabilità del loro DNA e della loro struttura mitocondriale, il che porta all’innescarsi di un circolo vizioso che si amplifica con la produzione di altri ROS da parte degli spermatozoi che vengono alterati.
Molte condizioni possono provocare uno stress ossidativo e causare un aumento dei ROS, come il varicocele, le prostatiti, il tabagismo, le droghe, le radiazioni e le diete iperlipidiche.
Qual è il mio consiglio?
Gli spermatozoi sono molto sensibili all’azione tossica dei ROS, per cui il consiglio è l’assunzione regolare di inositolo in pazienti con OAT.
In tal modo si regola e normalizza la funzione mitocondriale degli spermatozoi, con conseguente normalizzazione della loro motilità e morfologia e, quindi, aumento della fertilità.
Ti aspetto in studio, al fine di consigliarti la terapia più idonea.
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