QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUNZANO LA FERTILITÀ FEMMINILE?

L’infertilità femminile può essere dovuta ad impossibilità ad avere rapporti sessuali e, in tal caso, l’origine può essere psicogena o derivante da malformazioni dell’apparato genitale, oppure è dovuta ad impossibilità a concepire.

In quest’ultimo caso l’infertilità può dipendere da cause sia genitali che extragenitali che hanno danneggiato la funzione riproduttiva.

Si considera in tal senso il fattore endocrino, tubarico, uterino, endometriale, cervicale, vaginale ed immunologico.

  • DISFUNZIONE ENDOCRINA: almeno il 30-40% delle sterilità femminili sono dovute ad una disfunzione endocrina, la cui espressione più tipica è la mancanza di ovulazione (infertilità anovulatoria), seguita da un’alterata funzione del corpo luteo o da una secrezione ormonale patologica;
  • FATTORE TUBARICO: il 33% circa dei casi di infertilità femminile è dovuto ad alterazioni congenite o acquisite a carico delle tube di Falloppio. Alterazioni a questo livello disturbano la normale funzione di trasporto degli ovociti, degli spermatozoi o degli embrioni lungo le tube;
  • FATTORE UTERINO: il fattore uterino viene riscontrato solo nel 5-10% dei casi di infertilità femminile e può essere di carattere congenito o acquisito. Alterazioni della cavità uterina ostacolano l’annidamento dell’embrione e lo sviluppo del feto, impedendo l’inizio e il proseguimento della gravidanza;
  • FATTORE CERVICALE: rappresenta il 2% delle cause femminili di infertilità. Il difetto risiede e livello del collo dell’utero e spesso si manifesta come un’incapacità a produrre un normale muco cervicale, nelle quantità e caratteristiche idonee. Altre volte invece si possono trovare nella cervice degli anticorpi anti-spermatozoo che sono della vagina;
  • ENDOMETRIOSI: è rappresentata dalla presenza di cellule in grado di immobilizzare gli spermatozoi stessi, anche in presenza di una quantità e di una consistenza normali del muco cervicale;
  • FATTORE VAGINALE: una delle cause più frequenti è data dalla presenza di setti trasversali; in una minoranza di casi si può assistere all’agenesia totale o parziale endometriale in sedi che non siano la superficie interna della cavità uterina. Queste cellule possono essere presenti a livello ovarico (dove formano delle vere e proprie cisti), tubarico o intestinale. Ne consegue una riduzione e una degenerazione ovocitaria;
  • CAUSE IMMUNOLOGICHE: La presenza di anticorpi non-self ( estranei) che ostacolano l’incontro fra ovocita e spermatozoo e l’attecchimento embrionario;
  • CAUSE GENETICHE: Alterazioni cromosomiche (di numero o di struttura) a carico degli autosomi o cromosomi sessuali possono causare dei problemi nella funzione riproduttiva, aborti ricorrenti e malformazioni al feto.

Oggi il numero di coppie che scelgono di posticipare il proprio “progetto genitoriale” è in crescente aumento.

Le ragioni che stanno alla base di questa scelta sono:

  • Moderni stili di vita
  • Fattori socio-economici
  • Motivazioni lavorative
  • Livelli più alti di educazione
  • Scarsa conoscenza dell’irreversibilità dell’ “orologio biologico” femminile.

La fertilità nella donna inizia a calare dai 30-35 anni per poi ridursi drasticamente dopo i 38-40 anni.

Gli ultimi dati del Ministero della Salute riportano che 1 coppia su 6-8 ha un problema di infertilità e il 9% di donne infertili tra i 20 e i 44 anni.

Uno screening femminile dettagliato può sicuramente prevenire l’insorgenza di alterazioni o condizioni, a volte, irreversibili.

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