COME PROTEGGERE LA FERTILITÀ FEMMINILE

Se vuoi un figlio non aspettare troppo.

Soprattutto per le donne l’età è un problema serio.

Infatti, mentre gli spermatozoi vengono prodotti continuamente, le cellule uovo sono le stesse per tutta la vita e con il passare del tempo invecchiano.

Per questo motivo la fertilità delle donne diminuisce già dopo i 35 anni e ancor di più dopo i 40.

Con l’età, inoltre, aumenta il rischio di anomalie cromosomiche nel bambino, come ad esempio la Sindrome di Down (da un caso su duemila nelle ventenni a un caso su venticinque nelle donne di quarantacinque anni), e di malattie che colpiscono l’apparato riproduttivo femminile, come l’endometriosi o i fibromi uterini.

Con l’età aumenta il rischio di abortività e di complicanze ostetriche come il distacco di placenta, necessità di ricorrere al taglio cesareo, difficoltà di ossigenazione e nutrimento del feto.

Anche la Fecondazione Assistita non può fare miracoli: l’età degli ovociti condiziona molto il risultato.

Non ingrassare e non dimagrire troppo.

Può sembrare strano ma il peso (non solo l’obesità ma anche l’eccessiva magrezza), condiziona la fertilità.

Nelle riserve di grasso del corpo si accumula un ormone (androstenedione) che altera l’equilibrio ormonale e di conseguenza scompensa la regolazione delle mestruazioni, causando infertilità.

Le adolescenti obese hanno spesso le prime mestruazioni (menarca) presto, e possono in alcuni casi presentare una crescita anomala di peli sull’addome, sul viso e tra i seni.

Il flusso mestruale è irregolare, abbondante e prolungato, o al contrario può comparire amenorrea.

Le donne sottopeso soffrono di un’assenza di mestruazioni (amenorrea) che spesso è accompagnata da assenza di ovulazione, e in questo caso sono infertili.

Inoltre, nelle adolescenti l’eccessiva magrezza blocca lo sviluppo di tutti i caratteri sessuali come lo sviluppo del seno e la crescita di peli sul pube, e porta ad un ritardo nella comparsa della prima mestruazione.

Se sei un’adolescente stai attenta a tutti questi segnali: sono il campanello di allarme di una seria alterazione ormonale!

Per fortuna, però, recuperare il peso-forma, vuol dire nella maggior parte dei casi avere di nuovo cicli regolari e tornare ad essere fertili.

È importante che chi è infertile e ha problemi di peso, prima di sottoporsi a terapie specifiche, recuperi il proprio peso-forma: spesso è sufficiente.

Non fumare.

Le donne che fumano sono meno fertili, hanno un indice di fecondabilità (possibilità di concepire per ciclo) ridotta, e impiegano più tempo a restare incinte (in media più di un anno).

Il fumo, infatti, è dannoso per le ovaie femminili, perché le sostanze tossiche come la nicotina alterano la motilità tubarica ostacolando il trasporto degli ovociti e l’incontro con gli spermatozoi.

Inoltre, provoca la diminuzione della produzione di progesterone con alterazione del ciclo mestruale e modifica dell’endometrio, ostacolando l’annidamento dell’ovocita fecondato.

Il fumo, in aggiunta, ha conseguenze negative sulla gravidanza e sul feto. È associato ad un aumento di aborti spontanei, al rischio di parti pretermine e di gravidanze extrauterine e alla nascita di bambini con peso più basso della norma. Smettere di fumare è quindi molto importante.

Se vuoi un figlio, non fumare ti mantiene fertile, se sei già in gravidanza non fumare protegge la salute di tuo figlio.

Le coppie che soffrono di infertilità devono sapere, inoltre, che fumare riduce la possibilità di successo della Procreazione Medicalmente Assistita.

Stai attenta alle infezioni.

Le infiammazioni dell’apparato genitale femminile sono una delle cause più diffuse di infertilità.

Sono provocate da infezioni trasmesse attraverso i rapporti sessuali come la Sifilide, la Gonorrea e la Chlamydia (quest’ultima in particolare è molto insidiosa perché diffusissima e difficile da riconoscere in quanto spesso asintomatica).

L’infertilità è dovuta sia ad un effetto immediato in quanto l’infezione altera temporaneamente l’equilibrio chimico della vagina con conseguenze sulla sopravvivenza degli spermatozoi, sia ad un effetto a lungo termine qualora l’infezione sia risalita verso le tube provocandone la chiusura (occlusione tubarica).

Non bere alcol.

Bere alcol, anche in quantità non elevate, danneggia la salute riproduttiva.

Per la donna, che ha una capacità ridotta di metabolizzare l’alcol, la quantità di consumo giornaliero non deve superare 1 o al massimo 2 bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica.

L’alcol infatti, oltre alle conseguenze generali sulla salute, può causare una minore produzione di ormoni femminili (alterazione degli estrogeni).

Bere molto danneggia gli organi interni (soprattutto il fegato), rende le ossa fragili e meno compatte, e naturalmente provoca irregolarità mestruali (fino all’assenza di mestruazione) e infertilità.

Se assunto in gravidanza, infine, l’alcol ha conseguenze serie per il bambino, che va incontro a deficit cognitivi gravi e anche molto gravi, a seconda di quanto si è bevuto (sindrome feto-alcolica).

I danni sono oramai ben noti e riguardano soprattutto l’attenzione, la capacità di calcolo, l’apprendimento di nuove informazioni e comportamenti, l’adattamento sociale. Non bere: il danno è maggiore di quanto pensi, ha effetti che durano più di quanto immagini, e, se sei incinta, puoi compromettere seriamente l’intelligenza di tuo figlio.

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