La fecondazione eterologa maschile: quando si è infertili o sterili

Quando un uomo risulta infertile o sterile, è possibile ricorrere alle tecniche di fecondazione eterologa maschile, mediante le quali vengono utilizzati spermatozoi di un donatore anonimo.

Il concetto chiave è l’amore e il tempo che si dedica a ciascun figlio.

L’utilizzo di uno spermatozoo non rende padri se non vi è la voglia di accogliere il proprio bambino nella propria vita.

Non possiedo una laurea in pedagogia, ma è un concetto molto semplice in uno scenario in cui oltre ad essere embriologa, sono anche genitore.

Tutti i donatori sono sottoposti agli esami infettivi e genetici a massima tutela dei riceventi, con le modalità e alle condizioni previste dai protocolli medici adottati descritti nelle Direttive Europee.

Tutti i dati, comprese le informazioni genetiche, sono resi anonimi in modo tale che né il donatore né il ricevente siano identificabili nel rispetto dell’anonimato e delle disposizioni della privacy.

I donatori sono selezionati previo accertamento di specifici requisiti soggettivi, garantendo nei limiti del possibile la compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore con quelle della coppia ricevente (colore della pelle, occhi e capelli, gruppo sanguigno), nel rispetto dei criteri e delle condizioni di qualità e sicurezza così come previsto dalle Direttive Europee.

Da un punto di vista legale, il genitore è colui che ha espresso la volontà di ricorrere alla tecnica.

Il donatore di gameti non acquisisce alcuna relazione giuridica parentale con il nato e non può far valere nei suoi confronti alcun diritto né essere titolare di obblighi.

Se vuoi approfondire l’argomento, non esitare a contattarmi.

Leave a Comment: