LA FERTILIZZAZIONE IN VITRO

La fertilizzazione in vitro può essere utilizzata quando la gravidanza tarda ad arrivare e per trattare l’infertilità dovuta a oligospermia, presenza di anticorpi anti-spermatozoo, disfunzione tubarica o endometriosi, così come in caso di infertilità a eziologia sconosciuta.

La tecnica in genere consiste in:

• Stimolazione ovarica controllata: si possono utilizzare il clomifene più gonadotropine, oppure solo gonadotropine. Spesso si utilizza un agonista o un antagonista dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (gonadotropin-releasing hormone, GnRH) per prevenire un’ovulazione precoce. Dopo aver raggiunto un sufficiente sviluppo dei follicoli, viene somministrata la gonadotropina corionica umana per completare la maturazione follicolare e innescare l’ovulazione. In alternativa, può essere usato un agonista dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (gonadotropin-releasing hormone, GnRH) per innescare l’ovulazione in donne ad alto rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica.

• Recupero degli ovociti: circa 34 h dopo la somministrazione dell’hCG, gli ovociti vengono recuperati tramite puntura diretta del follicolo, solitamente per via transvaginale sotto guida ecografica o, meno frequentemente, per via laparoscopica. In alcuni centri, il ciclo naturale della fecondazione in vitro (in cui un singolo ovocita viene recuperato) viene offerto come alternativa; i tassi di gravidanza con questa tecnica sono inferiori rispetto a quelli con il recupero di più ovociti, ma i costi sono più bassi e i tassi di successo sono in aumento.

• Fertilizzazione: gli ovociti vengono inseminati in vitro. Il campione di eiaculato viene generalmente lavato diverse volte con un mezzo di coltura tissutale ed è centrifugato per recuperare gli spermatozoi mobili, che vengono poi aggiunti al mezzo che contiene gli ovociti. A questo punto, si può effettuare un’iniezione intracitoplasmatica di sperma, l’iniezione di un singolo spermatozoo in ciascun ovocita, in particolare se la spermatogenesi è anormale nel partner maschile.

• Coltura embrionaria: dopo che gli spermatozoi vengono aggiunti, gli ovociti vengono posti in coltura per circa 2-5 giorni.

• Trasferimento dell’embrione: possono essere trasferiti in utero uno o due embrioni. 

La scelta viene effettuata dal ginecologo, embriologo e ovviamente dalla volontà della coppia. 

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